Concludiamo il nostro viaggio in giro per l’Europa alla scoperta degli ascolti televisivi degli Europei di calcio, fino al termine della fase a gironi. Dopo essere entrati nel dettaglio dei risultati dei principali mercati disponibili (Italia, Francia, Germania, Spagna, Regno Unito, Portogallo e Olanda), vediamo come stanno andando le cose in altri territori.
Nord Europa
Prevedibile record storico in Finlandia per un campionato di calcio. La prima storica qualificazione della loro nazionale porta i tre match della Finlandia a superare abbondantemente quota 1 milione di spettatori, mentre la media generale, che sfiora il mezzo milione di spettatori a partita, è in crescita del 10% rispetto al 2016.
In Svezia si registrano valori assoluti in declino rispetto a 5 anni fa (919.000 spettatori medi contro 1.050.000), ma share in crescita (50,2% contro 46,3%). La partita più seguita è stata Spagna-Svezia del 14 giugno con 2.736.000 spettatori su SVT1, a cui vanno aggiunti circa 200 mila persone collegate in streaming nel minuto medio (quindi del tutto comparabili agli ascolti tradizionali).
In Danimarca il ritorno della loro nazionale nella fase finale dell’Europeo fa lievitare gli ascolti del 13% rispetto a 5 anni fa. Con l’ultimo match della fase a gironi della Danimarca contro la Russia si sono sfiorati i 2 milioni di telespettatori, arrivando ai livelli dell’ottavo di finale del Mondiale di Russia 2018 contro la Croazia (che fece 2.082.000 spettatori).
Nonostante la nazionale di casa manchi da Euro 2000 in un una fase finale dei campionati di calcio, in Norvegia il calcio resta uno sport molto popolare. Per quanto gli ascolti medi di Euro 2021 siano in calo di circa il 15% su Euro 2016, numerose partite hanno superato il 50% di share e con Francia-Germania del 15 giugno si sono raggiunti i 700.000 spettatori e con Inghilterra-Croazia del 13 giugno si è sfiorato il 70%.
Europa centro-occidentale
Importante flessione in Belgio. Sui canali in lingua fiamminga (gruppo VRT) si registra un calo del 15% rispetto al 2016 e su quelli in lingua francese (gruppo RTBF) addirittura del 24%. Nonostante la nazionale belga sia una delle più quotate in questo momento, i tre match della fase a gironi cedono rispettivamente il 9% e l’11%, pur restando su livelli elevati: complessivamente 3,6 milioni di belgi hanno seguito la partita contro la Finlandia del 21 giugno.
Un vero crollo in Svizzera, dove si è perso in media il 30% del pubblico di 5 anni fa, considerando le emittenti in lingua tedesca, francese e italiana. La partita più seguita, Svizzera-Turchia, ha superato di poco la soglia dei 2 milioni di spettatori, mentre quella più vista dei gironi 2016 (contro la Francia) sfondò i 2,2 milioni.
In calo, seppur solo del 9%, anche la media in Austria dove agli ascolti della tv pubblica austriaca ORF si aggiungono quelli dei canali tedeschi (ARD Das Erste e ZDF). Al vertice della classifica c’è Olanda-Austria del 17 giugno scorso con un pubblico complessivo di 1.636.000 spettatori (55,4%), ma per Portogallo-Austria dei gironi di Euro 2016 si raggiunse quota 1.874.000 (65,1%).
Anche in Irlanda si assiste a un calo significativo degli ascolti medi (-31%), ma ricordiamo che la nazionale irlandese partecipò a Euro 2016. Quest’anno il match più visto dei gironi è stato Inghilterra-Scozia con 546.000 spettatori pari al 47% di share.
Europa dell’Est
Il primato del calo maggiore in tutta Europa è in Polonia. Qui si registra un drammatico -45% rispetto a Euro 2016, quando peraltro veniva trasmessa in chiaro solo una partita al giorno, mentre quest’anno tutte le partite sono sulla tv pubblica TVP. Il confronto è impietoso anche se si guarda ai match della nazionale polacca seguita quest’anno da circa 8,2 milioni di spettatori medi, mentre erano ben 13 milioni 5 anni fa (per questo la tv pubblica è in polemica con la società di rilevazione degli ascolti televisivi, Nielsen).
Che in Repubblica Ceca il calcio non sia lo sport più popolare è cosa nota – l’hockey su ghiaccio raggiunge i primati d’ascolto – ma con Euro 2021 si è toccato il minimo storico per i match della loro nazionale. La media è del 20% inferiore a quella di Euro 2016 e con il decisivo Repubblica Ceca-Inghilterra lo share è rimasto sotto quota 30% (27,9% per la precisione).
Chiudiamo con due nazioni che non si sono qualificate a questi Europei. In Grecia, dove per la prima volta un campionato di calcio viene trasmesso da una tv privata (ANT1), si confermano gli ascolti di 5 anni fa con un picco di 1.252.000 spettatori (27,5%) per Francia-Germania; in Romania non è possibile fare un confronto diretto con la scorsa edizione quando la nazionale rumena era in gara e solo una partita al giorno era trasmessa in chiaro, ma la media risulta comunque di poco inferiore a quella della fase iniziale dei Mondiali 2018.