Carlo Fuortes (AD della Rai): no alla vendita di Rai2, il canone rimane in bolletta, piccoli tagli

Le voci estreme di una possibile vendita di Rai2, lanciate da Dagospia, hanno fatto rumore. Nel corso della commissione di vigilanza Rai, il nuovo amministratore delegato di Viale Mazzini, Carlo Fuortes, si è affrettato a smentirle: “Le voci di vendita di Rai2 sono poco meno che disinformazione“.

Altro tuono sull’indiscrezione che il canone Rai, in futuro, sarebbe uscito fuori dalla bolletta elettrica: “Il canone che esce dalla bolletta non è all’ordine del giorno, assolutamente, del governo né del Ministero“. Altro pericolo per le povere casse Rai è scampato.

A proposito di budget, costi e perdite, Carlo Fuortes ha assicurato che non presenterà mai budget provisionali in perdita di fronte al Consiglio d’amministrazione Rai. Occhio quindi alla gestione attenta delle risorse e forte atto di responsabilità. Prima missione, dunque, riportare l’Azienda in pareggio di bilancio pur essendo sottofinanziata.

La Rai in tre anni ha peggiorato la sua situazione finanziaria di circa 300 milioni di euro. Per ripianare una cifra simile un’azienda che non ha utili, perché di fatto non può averne e mira al pareggio, non lo so quanto ci potrà mettere. Le perdite di un’azienda come la Rai non vengono ripianate. Nella legge non c’è. Se qualcuno la fa una legge in tal senso, può essere anche una strategia quella di finanziare il prodotto e la qualità in perdita, ma attualmente le perdite non vengono ripianate dallo Stato e rimangono tutte in azienda. In tre-quattro anni, se si continuava con questa dinamica, si portavano i libri in tribunale“. (La Stampa)

Di conseguenza il budget di Rai1 passa da 124.825.000 Euro a 124 milioni netti, a Rai3 vengono sottratti 855.000 Euro su 53 milioni e così via per tutti i dipartimenti, per un leggero taglio non superiore all’1%. Tagli che non avranno effetti pesanti sulla resa e la qualità dei prodotti made in Rai.

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3 Commenti

  1. Mi pare chiaro l’intento di contenere le perdite e ….monitorare costi crcando di non toccare la qualità del prodotto proposto ….
    Vedremo poi nei fatti ….

  2. Sono io che ho scritto il pensiero di cui sopra …ma sbagliando la digitazione della vocale iniziale …
    Mi scuso per l’errore…

  3. Mi pare chiaro l’intento di contenere le perdite e ….monitorare costi cercando di non toccare la qualità del prodotto proposto ….
    Vedremo poi nei fatti ….

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