Lo chef Cannavacciuolo torna in cattedra per Antonino Chef Academy: ecco nuovi ospiti e prove

Dieci nuovi e giovanissimi chef sono pronti per tornare tra i banchi della nuova edizione di Antonino Chef Academy dove incontreranno nuovamente lo chef e professore Antonino Cannavacciuolo. L’appuntamento per l’inizio delle lezioni è il 29 agosto e andranno avanti per sei settimane su Sky Uno e Now.

Questa è la terza edizione della produzione originale Endemol Shine Italy per Sky e vede sempre protagonisti ragazzi – tutti tra i 18 e i 23 anni – in gara per conquistare l’ambitissimo posto ai fornelli della celebre e prestigiosa cucina di Villa Crespi, ristorante stellato dello stesso Cannavacciuolo in cui si mescolano i sapori del territorio piemontese con quelli campani.

Lo chef guida il percorso formativo che i dieci affronteranno nel corso delle puntate. Tra teoria e pratica, per loro sarà un percorso pieno di sfide e prove complesse, tecniche e rigorose, alcune delle quali si tengono anche in location esterne.

Gli studenti – tutti già con esperienze più o meno importanti nei curriculum della propria seppur breve carriera – devono mettere in campo tutte le conoscenze professionali e personali in loro possesso per dimostrare di poter fare il salto di qualità.

Ogni concorrente realizza dei piatti sulla base di quanto appreso durante le lezioni di Chef Cannavacciuolo, sempre affiancato dal fedelissimo sous chef Simone Corbo. Al termine di ogni prova, ai giovani chef viene assegnato un voto, la cui somma va a determinare la classifica finale: il concorrente che avrà totalizzato il voto più basso sarà costretto ad abbandonare l’accademia. 

Gli ospiti di Antonino Chef Academy

Anche quest’anno, sono molti gli ospiti che accompagneranno lo Chef Cannavacciuolo nelle sue lezioni:

Il Food Designer Paolo Barichella; il fisico e pioniere della cucina molecolare in Italia Davide Cassi; lo Chef Lorenzo Cogo, una stella Michelin conquistata quando aveva 25 anni; lo Chef Quique Da Costa, premiato con 5 stelle Michelin per i suoi ristoranti; Fabrizio Fiorani, nominato Miglior Pasticcere dell’Asia nel 2019 e membro dell’Accademia Maestri Pasticceri Italiani.

Poi lo Chef Vincenzo Manicone, premiato con una stella Michelin dopo soli tre anni di attività; l’esperta di foraging Valeria Margherita Mosca, fondatrice del primo e unico food lab al mondo che lavora esclusivamente sul wild food; la Chef Chiara Pavan, premiata nel 2019 come “Cuoca dell’anno” per la Guida dell’Espresso e Chef Internacional per la rivista Elle in Spagna e, nel 2020, come Miglior chef donna per la guida Identità Golose 2020.

E ancora lo Chef Floriano Pellegrino, una stella Michelin e 4 cappelli nella Guida dell’Espresso col suo ristorante a Lecce, inserito nel 2018 nella lista di Forbes 30 Under 30 nella categoria Arte; il panificatore Eugenio Pol, da molti definito “il padre del lievito madre”.

Infine lo Chef premiato con 4 cappelli dalla Guida dell’Espresso Wicky Priyan; il coffelier, ossia il “sommelier del caffè”, Fabio Sipione; il giovanissimo Chef una stella Michelin Nicola Somma; il mastro birraio Antonio Terzi, premiato con il simbolo della Chiocciola, il più importante, da Slow Food, che l’ha definito “un modello per tutto il settore”.

Invece FioraniPavan e Pellegrino, insieme all’imprenditrice e moglie di Antonino Cinzia Primatesta e, ovviamente, allo Chef in persona, saranno gli speciali e integerrimi componenti della commissione d’esame che dovrà giudicare, nel corso della finale, gli chef studenti dell’Accademia arrivati allo scontro decisivo.

Foto di: ufficio stampa Sky

Le prove di Antonino Chef Academy

Tornano le 3 tipologie di prove sulle quali gli chef in gara devono sfidarsi. Al termine, in base alla classifica finale, il concorrente che avrà totalizzato il voto più basso sarà costretto ad abbandonare l’Accademia.

Per la prova sulle tecniche di cucina, gli studenti devono mettere in pratica le tecniche basilari della cucina insegnate da Chef Antonino. Ogni concorrente, alla propria postazione, realizza un piatto in base a quanto appreso dalla lezione. Una volta esaurito il tempo a disposizione e dopo l’assaggio di chef Cannavacciuolo, viene assegnato il voto. 

A seguire, i test fuori sede: in una location esterna gli sfidanti, suddivisi in piccoli gruppi e alla presenza dell’ospite che affiancherà il prof. Cannavacciuolo, devono mettere alla prova le loro abilità professionali. Al termine della prova ogni team riceve il voto sulla prova.

Infine, il test di approfondimento, una manche individuale che coinvolge i ragazzi in una sfida sulle nozioni apprese durante la lezione specialistica tenuta da un “professore” ospite. I concorrenti, sotto la supervisione di Antonino, affrontano l’ultimo giudizio, che non viene svelato ma annotato su un registro per arrivare così al verdetto finale. 

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