Sciopero Rai: a rischio l’inizio della stagione autunnale. Ecco i programmi saltati e quelli a rischio

“Vi informiamo che a causa di un’agitazione sindacale la programmazione della giornata potrebbe subire variazioni” recita il cartello in onda da questa mattina sulle tre reti generaliste della Rai.

Lo sciopero ha messo a dura prova i palinsesti di questa mattina e potrebbe creare disagi anche nel pomeriggio posticipando di fatto la partenza della stagione autunnale di Rai 1, Rai 2 e Rai 3 (prevista per oggi) a domani. Molti programmi in diretta, infatti, sono stati cancellati o sarebbero a rischio cancellazione. Di seguito vi riportiamo un dettaglio rete per rete.

Rai 1

La prima rete ha sinora visto la cancellazione di Uno Mattina, sostituito da Il meglio di Uno Mattina composto da spezzoni della scorsa edizione, e di Storie Italiane, anch’esso sostituito da “Il meglio di”. Confermato il ritorno di Antonella Clerici con il suo E’ sempre mezzogiorno.

Versione “collection” e partenza anticipata (alle ore 13,40) per Oggi è un altro giorno di Serena Bortone, mentre La vita in diretta dovrebbe essere anch’essa a rischio di replica o mancata messa in onda.

Rai 2

Sul secondo canale sono stati cancellati I fatti vostri, che avrebbe dovuto vedere il debutto di Anna Falchi alla conduzione al fianco di Salvo Sottile, sostituito da una replica de Il Provinciale. E’ andato in onda con anticipo Ore 14 mentre ancora non si sa nulla su Detto Fatto che, andando in onda da Milano, non dovrebbe essere coinvolto dall’agitazione.

Rai 3

L’autunno di Rai 3 riprende con la cancellazione sia di Agorà, che di Elisir, quest’ultimo in onda con un best of.

Telegiornali

Vengono cancellate tutte le edizioni dei telegiornali all’infuori di quelle principali (TG1 13:30 e 20:00, TG2 13:00 e 20:30, TG3 14:25 e 19:00). Per le edizioni del TG1, la durata sarà ridotta pari a 5 minuti. Possibili cambiamenti e cancellazioni anche alle edizioni in onda su Rai News24.

I motivi dello sciopero

Alla base dello sciopero, annunciato lo scorso 18 agosto, ci sarebbero questioni già note: la richiesta di un ammodernamento della produzione tv e radio, la riduzione degli appalti esterni a favore delle professionalità interne, garanzie per le sedi regionali in difficoltà, una concreta politica di riduzione di costi e degli sprechi. L’astensione dal lavoro arriva dopo una protesta che è iniziata il 28 giugno ed è andata avanti fino al 28 luglio.

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