Mercoledì 24 novembre, a partire dalle ore 21:25, nella data in cui ricorre il trentennale dalla sua morte, Rai1 rende omaggio a Freddie Mercury, il frontman della leggendaria band dei Queen, con il film in prima visione Bohemian Rhapsody.
Il biopic, diretto da Dexter Fletcher nel 2018 e che ha conquistato 4 Premi Oscar (Migliore attore protagonista, Miglior montaggio, Miglior sonore e Miglior montaggio sonoro), ripercorre i primi quindici anni di carriera dell’artista e del celebre gruppo musicale inglese.
Nella Londra del 1970, il ventiquattrenne Farrokh Bulsara (Rami Malek), studente di design e facchino aeroportuale, durante una serata organizzata in un locale notturno assiste al concerto della band Smile. Quest’ultima, alla fine dell’esibizione, subisce l’abbandono del suo frontman e Farrokh, cogliendo l’occasione al balzo, si presenta ai membri “superstiti”, il batterista Roger Taylor (Ben Hardy) e il chitarrista Brian May (Gwilym Lee), proponendosi come nuovo vocalist. Col successivo ingresso del bassista John Deacon (Joseph Mazzello) la nuova formazione prende il nome di Queen.
Seguono una serie di live in giro per la Gran Bretagna che fanno sì che John Reid (Aidan Gillen), manager della casa discografica EMI, offra alla band un contratto e la possibilità di realizzare il loro primi dischi, il cui successo li porta alla consacrazione.
Intanto Farrokh, che ha cambiato legalmente il suo nome in Freddie Mercury, inizia a dubitare circa la propria sessualità e, dopo aver lasciato la fidanzata Mary (Lucy Boynton), avvia una relazione col manager Paul Prenter (Allen Leech).
Durante gli anni Ottanta, anche a causa dei numerosi gossip legati alla sua sessualità, Freddie abbandona la band e si dedica alla realizzazione di un disco da solista. In seguito sarà Mary a convincerlo a rientrare nei Queen e prendere così parte al concerto benefico Live Aid…
Grazie alla piacevole estetica delle sequenze musicali e alla notevole interpretazione di Rami Malek nei panni del protagonista, Bohemian Rhapsody rappresenta un utile promemoria sia della presenza scenica e del valore artistico di Freddie Mercury che del genio musicale dei Queen.