Non c’è pace per i Golden Globes. O meglio, per l’associazione della stampa estera Hollywood Foreign Press che dal 1944 premia con questa cerimonia i migliori titoli di cinema e tv. Lo scorso anno fu infatti al centro di polemiche sulla mancanza d’inclusività tra i membri che assegnano i riconoscimenti (ad esempio, un solo giornalista di colore tra i 90 membri).
Stavolta invece è l’acuirsi della pandemia da Covid-19 a rovinare la festa. È la motivazione per cui i Golden Globes si svolgeranno in forma privata. Niente diretta televisiva, solitamente sulla NBC, ma nemmeno un flusso in live streaming, che invece sarebbe stato possibile eseguire.
Dietro quest’ultima decisione, gli addetti ai lavori ci leggono l’adozione di un basso profilo a seguito delle polemiche già citate, per poi rifarsi il look il prossimo anno, nella speranza che il virus non dia più noie.
Sta di fatto che quello che rappresentava il primo degli eventi mondani nella corsa che conduce a Hollywood e ai premi Oscar, i Golden Globes si trasformano in una cerimonia privata per tecnici, attenti critici di cinema e tv, veri appassionati e fan delle star in lizza per i premi. Perdendo, forse, potenza mediatica.
A proposito dei premi, va segnalato che Paolo Sorrentino con il suo È stata la mano di Dio è in nomination per il miglior film straniero. C’è poi Enrico Casarosa, regista del film Luca della Disney, per il miglior film d’animazione. Tutte le nomination dei Golden Globes si trovano sul sito ufficiale, cliccando a questo link. I vincitori saranno annunciati in vecchio stile, con un classico comunicato stampa.