Da oggi, 17 febbraio, è disponibile su Netflix la seconda stagione della serie crime Il giovane Wallander, tratta dai best seller di Henning Mankell, qui in una moderna reinterpretazione del leggendario detective Kurt Wallander.
Più che fare da prequel ai romanzi di Mankell, la serie re-immagina le avventure di Wallander nella Svezia moderna, nel contesto di un mondo più violento e razzista. La nuova stagione avrà come sottotitolo Killer’s Shadow e vedrà Kurt Wallander (Adam Pålsson) alle prese con un nuovo caso.
La sinossi ufficiale
Kurt Wallander si sente alla deriva e incerto sul futuro dopo l’uscita dal corpo di polizia, finché non ha l’occasione di entrare nell’unità grandi crimini guidata dal nuovo sovrintendente Samuel Osei. Accettata l’offerta, Wallander deve occuparsi di un caso all’apparenza molto semplice: un incidente causato da un pirata della strada all’uscita da un locale.
Ma la vittima sembra essere collegata a un famigerato omicidio affidato otto anni prima a Frida Rask e Wallander sospetta che il caso nasconda ben altro. Deciso a scoprire la verità, si rifiuta di farsi indietro anche quando le indagini lo portano pericolosamente vicino a chi potrebbe mettere fine alla sua carriera in un attimo.
Il cast della serie
Adam Pålsson è Kurt Wallander ed è affiancato dai suoi colleghi Richard Dillane (commissario Hemberg) e Leanne Best (Frida Rask). E ancora nel cast ci sono Ellise Chappell (Mona), Yasen Atour (Reza), Charles Mnene (Bash), Jacob Collins-Levy (Karl-Axel Munck), Alan Emrys (Gustav Munck) e Kiza Deen (Mariam)
Da segnalare due new entry: Tomiwa Edun sarà Samuel Osei, il nuovo capo dell’unità investigativa, mentre Lisa Hammond interpreterà Roberta Modin.
Le origini di Wallander
Kurt Wallander è stato creato da Henning Mankell negli anni ’90 ed è il protagonista di una lunga serie di romanzi conclusasi nel 2013 (due anni prima della morte dell’autore). In TV è già stato interpretato da Kenneth Branagh in una serie britannica, e da Rolf Lassgård e Krister Henriksson in Svezia.