Da questa sera, in prima serata, su Canale 5 (e in streaming su Mediaset Infinity) andrà in onda L’Ora – Inchiostro contro piombo, miniserie prodotta da RTI e Indiana Pictures sull’omonimo giornale impegnato nella lotta alla mafia di cui già vi abbiamo parlato in occasione della messa in onda della fiction su Letizia Battaglia, Solo per passione.
In cinque prime serate e dieci episodi, la serie racconterà di un quotidiano fondato nel 1900 dalla famiglia Florio, all’epoca impegnata nella produzione e nel commercio di vini. A cavallo tra il Secondo Dopoguerra e gli inizi del Boom economico, L’Ora fu il primo quotidiano ad usare il termine “mafia”, in anni in cui il fenomeno veniva addirittura rinnegato.
Si tornerà indietro, quindi, agli Anni Cinquanta e Sessanta per parlare di menti vivaci e coraggiose che, guidate dal loro direttore, ricercavano notizie e si esponevano in prima persona, ponendosi contro il potere costituito, spesso connivente con la malavita. Nonostante le difficoltà economiche, L’Ora è diventato un punto di riferimento nella storia recente del nostro Paese, caratterizzata da una sanguinosa lotta fra lo Stato e la criminalità organizzata che ebbe il suo culmine tra gli Anni Ottanta e i primi Anni Novanta. La storia de L’Ora è quella di un giornalismo d’indagine, realizzato da uomini e donne che misero a rischio la loro stessa vita per permettere a tutti di conoscere la verità.
Nel cast della serie, diretta da Piero Messina, Ciro D’Emilio e Stefano Lorenzi, troviamo: Claudio Santamaria (Antonio Nicastro), Maurizio Lombardi (Marcello Grisanti), Daniela Marra (Enza Cusumano), Francesco Colella (Giulio Rampulla), Bruno Di Chiara (Salvo Licata), Marcello Mazzarella (Gaetano Donati), Silvia D’Amico (Anna Nicastro), Giampiero De Concilio (Nic Ruscica), Giovanni Alfieri (Domenico Sciamma), Josafat Vagni (Marco Maravigna) e Fabrizio Ferracane (Michele Navarra).
Sinossi dei primi due episodi
Queste le trame dei primi due episodi, in onda questa sera dalle 21,40 circa su Canale 5 e in streaming su Mediaaset Infinity.
Antonio Nicastro giunge in Sicilia da Roma insieme alla moglie Anna per dirigere L’Ora, quotidiano comunista in crisi nelle vendite e in cui i dipendenti lavorano per inerzia e col timore del licenziamento. Al fianco di Nicastro, c’è il fidato Marcello Grisanti, cronista ed ex partigiano. Il giornalista capisce che bisogna andare oltre le veline del PCI, in particolare quando da Corleone arriva l’aspirante cronista Domenico Sciamma e questi gli racconta di un sindacalista scomparso.
La Redazione si dimezza e i fedelissimi del Partito lasciano spazio ad una nuova squadra di giovani colleghi, più coraggiosi e motivati. I giornalisti si buttano a capofitto in un’inchiesta per ricollegare una serie di fatti avvenuti fra Palermo e Corleone, i cui responsabili sono ricollegati a Domenico Navarra, chirurgo e padrino molto influente. Alle spalle del boss scalpita una mafia ancor più spietata, rappresentata da Luciano Liggio (Lino Musella), che sta lavorando alla successione del dottore.
I giornalisti de L’Ora sono coinvolti personalmente su tutti i fronti dell’indagine, costretti a mettere a repentaglio anche i loro affetti più cari pur di ricollegare una serie di fatti apparentemente sconnessi e usare per la prima volta la parola Mafia.