Ricordate l’annuncio sulla grande fusione dei due gruppi televisivi francesi TF1 e M6? Tra le offerte per acquistare quest’ultima si registrò anche quella di Mediaset, poi arrivò l’accordo con la prima rete privata francese. Ma a poco più di un anno di distanza il matrimonio, non ancora del tutto ufficializzato, potrebbe già guastarsi.
A margine della pubblicazione dei risultati finanziari del gruppo M6, l’amministratore delegato Nicolas de Tavernost, indicato anche alla guida del gruppo unificato, ha reso nota una brutta notizia in merito alla fusione. L’Autorità Garante per la Concorrenza della Francia ha espresso un parere non favorevole al progetto.
Il motivo di tale indicazione non favorevole da parte dell’Autorità risiede nei significativi problemi derivanti dalla spartizione della pubblicità televisiva. Argomentazioni cui si oppongono TF1 e M6 poiché, affermano, va inclusa anche la pubblicità digitale e non solo televisiva nel considerare una posizione dominante o non del mercato.
Nicolas de Tavernost ha ricordato che il parere non favorevole espresso ad oggi non è quello finale. TF1 in una dura nota della società capogruppo Bouygues ha dichiarato che le richieste dell’Autorità Garante per la Concorrenza di eliminare le problematiche derivanti dalla fusione con M6 sono inaccettabili e che pregiudicherebbero il progetto di unificazione. Ricordiamo invece che M6 è controllata al 48% da RTL Group, a sua volta di proprietà del tedesco Bertelsmann.
Le udienze per la fusione TF1-M6 inizieranno il 5 settembre. Aggiungiamo che la decisione finale dell’Autorità Garante per la Concorrenza è destinata ad arrivare il 15 ottobre. E che 25 giorni dopo tale data il Governo francese potrà sovvertire tale decisione.