Dopo dodici anni dall’ultimo episodio e undici dal film, è interamente disponibile da quest’oggi, 26 ottobre 2022, su Disney+ la quarta stagione di Boris, la fuoriserie italiana ideata da Luca Manzi che ritorna con otto nuovi episodi, scritti da Giacomo Ciarrapico e Luca Vendruscolo anche nel ricordo di Mattia Torre (scomparso nel 2019).

Una serie che è diventata un cult per il popolo di Internet, a dispetto della scarsa platea che poté seguirla ai tempi sui canali di FOX Italia. Una serie che fa della satira e della metatelevisione il suo cavallo di battaglia: nelle prime tre stagioni, infatti, ha preso ferocemente in giro il mondo delle fiction televisive degli Anni 2000, spesso giudicate come dei prodotti di basso profilo, con pessimi attori e sceneggiature talvolta surreali; invece, nella quarta stagione (come da trailer) promette di distruggere Disney+.
In Boris, infatti, è stato e sarà raccontato il dietro le quinte delle fiction televisive, fra un regista disilluso che non si vergogna di realizzare dei prodotti a cazzo di cane, una direzione di rete sempre opprimente con le sue richieste e i suoi problemi di budget, un team di sceneggiatori svogliato e pigro, un cast produttivo composto dai personaggi più bizzarri e tutta una serie di attori cani oggetto delle frustrazioni del regista.
Il cast e la sinossi di Boris

Il personaggio più iconico di Boris è il regista Renè Ferretti (Francesco Pannofino), che, a dieci anni di distanza dalla conclusione de Gli occhi del cuore, si trova a dirigere la serie Vita di Gesù per una nuova piattaforma streaming globale, i cui dogmi del politically correct diventano il principale oggetto della satira della quarta stagione. Ha accettato il nuovo progetto unicamente per denaro, ma anche per vederne realizzato un altro, Anni 70, che gli ricorda la sua infanzia. Pur sapendo che una piattaforma non accetterebbe mai un regista “anziano”, ce la mette tutta per dimostrare di essere ancora un passo avanti ai più giovani.
Nel nuovo progetto c’è anche Stanis La Rochelle (Pietro Sermonti), che ha ideato la serie Vita di Gesù dopo la debacle del progetto Gengis Khan e che ha preferito recitare nel ruolo di Gesù perché, a suo avviso, gli sembra l’unico alla sua altezza. L’attore si è nel frattempo reinventato come produttore per la SNIP (So Not Italian Production), la casa fondata insieme alla moglie e collega Corinna Negri (Carolina Crescentini), che nella serie reciterà il ruolo di Maria, dimostrando di essere notevolmente migliorata rispetto ai tempi della cagna maledetta de Gli occhi del cuore.

Nel cast della quarta stagione di Boris figurano anche: la storica assistente alla regia Arianna (Caterina Guzzanti), che deve garantire il rispetto del Codice del politically correct da parte di tutti i componenti della troupe; l’ex stagista Alessandro (Alessandro Tiberi), che ha l’ingrato compito di mediare fra una troupe che lo considera ancora un sottoposto e le richieste dell’Algoritmo; la manager della piattaforma Allison Daltman (Emma Lo Bianco), cresciuta professionalmente in un ambiente internazionale e convinta, dopo un iniziale scetticismo, che Vita di Gesù possa varcare i confini nazionali.
Inoltre, ritroveremo anche il direttore della fotografia Duccio (Ninni Bruschetta), lo stagista Lorenzo (Carlo De Ruggieri), il direttore di produzione Sergio (Alberto Di Stasio), il capo elettricista Biascica (Paolo Calabresi) e l’ex delegato di rete Lopez (Antonio Catania), ora a capo della nuova casa di produzione QQQ (Qualità Qualità Qualità).