È stato annunciato oggi l’inizio delle riprese di Non ci resta che il crimine – 1970, il sequel in sei episodi della saga criminal-fantascientifica ideata da Massimiliano Bruno e prodotta da Sky Studios e da Italian International Film. Il set è attualmente aperto a Roma e le riprese andranno avanti fino alla fine del 2022, mentre la serie approderà su Sky e NOW nel 2023.
Si tratta del quarto tassello di un progetto che ha già visto la realizzazione di tre lungometraggi, Non ci resta che il crimine (2019), Ritorno al crimine (2021) e C’era una volta il crimine (2022). Ancora una volta si riunirà la banda composta da Moreno (Marco Giallini), Claudio (Giampaolo Morelli) e Giuseppe (Gian Marco Tognazzi), che torneranno a viaggiare nel tempo fino al 1970, dopo le capatine negli Anni 80 – quando a Roma prosperava la Banda della Magliana – e negli Anni 40 – fra la Seconda Guerra Mondiale e la fine del Ventennio.
Sinossi
Moreno, Claudio e Giuseppe si ritrovano di nuovo insieme, stavolta nel 1970. Dopo aver scoperto di essere stato adottato, Giuseppe va alla ricerca della sua vera madre, incurante dell’avvertimento dell’amico e scienziato Gianfranco (Massimiliano Bruno) che è poi quello alla base di ogni viaggio nel tempo: se si cambia il passato, si cambia anche il presente.
Giuseppe incontra la madre Linda in un happening organizzato a casa di Duccio Casati (Maurizio Lastrico), un ricco borghese dalle idee progressiste che ha preso a cuore la causa sposata dai ragazzi del movimento studentesco. L’emozione è tale che Giuseppe commette un grave errore: salvando Linda da un attentato, cambia il passato e provoca delle conseguenze nel presente, dato che l’Italia è tornata sotto la dittatura fascista. Per riportare lo status quo, si deve tornare di nuovo indietro nel tempo, anche a costo di trovarsi in mezzo al Golpe Borghese.
La clip
Di seguito, la prima clip dal set di Non ci resta che il crimine – 1970.