Questa sera alle 21,30 su TV8 andrà in onda la prima puntata dell’ottava stagione di Cucine da incubo, il format condotto da Antonino Cannavacciuolo che cerca di risollevare le sorti dei ristoranti italiani più in difficoltà. Si tratta della serie di sei puntate trasmesse in prima visione nella scorsa primavera da Sky Uno e tutt’ora disponibili in streaming su NOW.
Un format diventato un cult della televisione italiana, che nelle prime tre stagioni (dal 2013 al 2015) è stato trasmesso da FOX Life ed è stato uno dei primi cavalli di battaglia della nuova TV8 nata al posto della vecchia MTV, per poi traslocare nelle successive quattro stagioni (dal 2016 al 2019) su Nove e in replica sulle reti digitali del gruppo Discovery, mantenendo come riferimento lo chef campano che ha recentemente raggiunto il traguardo delle sette stelle Michelin.
La nuova stagione
Il concept del programma rimane sempre lo stesso: c’è un ristorante in una situazione di profonda crisi economica e/o gestionale, con proprietari e dipendenti svogliati, anche per ragioni anagrafiche, o poco capaci di fare bene il mestiere della ristorazione; ci sono dei piatti realizzati male, in modo grossolano e appartenenti a menù sbagliati, frutto di tradizioni risalenti o eccessivamente ampi; c’è un primo servizio disastroso, con clienti mal serviti e tante polemiche fra i membri dello staff; c’è Cannavacciuolo che prova a rimettere insieme i pezzi di una situazione fuori controllo, attraverso una serie di prove che servono a far sfogare vecchi rancori o a ricucire rapporti incrinati; c’è la presentazione del nuovo menù, fatto di pochi piatti, semplici, gustosi e affini al territorio e alle conoscenze culinarie dello staff; c’è, infine, il nuovo servizio che, salvo qualche piccolo intoppo, fa rivedere la luce, almeno momentaneamente, al ristorante.
Sei sono i ristoranti visitati da Antonino Cannavacciuolo in questa ottava stagione, distribuiti ai quattro angoli d’Italia: La locanda degli artisti di Montano Lucino, La tana degli elfi di Parabita, l’Onassis Village di Montefiascone, il Ponte Rosso di San Giorgio di Piano (che, però, nel frattempo ha chiuso definitivamente), il Da Mario di Roseto Capo Spulico e l’Ai tre scalini di Roma.
La prima puntata
Nel primo appuntamento, in onda questa sera su TV8, con Cucine da incubo, chef Cannavacciuolo sarà a Montano Lucino, in provincia di Como, per risolvere le sorti de La locanda degli artisti, gestita da otto anni dalla giovane Noemi, 30 anni, che ha deciso di aprire un locale tutto suo nonostante l’unica esperienza che avesse fosse il lavoro come barista part-time. Noemi lavora in cucina con la mamma Roberta, mentre il padre Aldo aiuta nella gestione della spesa e nei rapporti coi fornitori, mentre in sala c’è l’amica Carola.
Un ristorante che non riesce a decollare, con gravi problemi economici ed organizzativi, anche se la clientela potenziale non mancherebbe: spedizionieri, personale d’ufficio, camionisti che, però, non vengono attratti da un locale spoglio e senza anima. La stessa Noemi le ha tentate tutte, aprendo per le colazioni, fornendo ogni giorno un menù diverso, offrendo anche un laboratorio di pasticceria e una sala slot. Tuttavia, la cucina della proprietaria è grossolana e pasticciata e, a rallentare il servizio, si mette anche la propensione per i fuori menù.