Non c’è giorno che si parli di intelligenze artificiali, negli States il dibattito sta sempre più prendendo piede per il rischio che nel tempo possano andare a sostituire figure professionali impiegate in campi creativi o giornalistici. Ma come si comporta una IA con il mondo della televisione? Che consigli darebbe a un dirigente televisivo?
Ho voluto mettere alla prova la “famosa” Chat GPT. Premessa: primo mio utilizzo in assoluto, ma talmente martellante è l’argomento e tanta la curiosità che mi sono detto, “ma sì, al massimo darà risposte del cavolo”. E invece l’algoritmo, a parte qualche scivolone grossolano, restituisce suggestioni interessanti.
Se non sapete bene cosa sia Chat GPT, vi invito a farvi una cultura su Google o, se pigri, a prendere per buona la sua auto-definizione.
“Sono un sistema di elaborazione del linguaggio naturale progettato per comprendere e generare testo, e il mio obiettivo è quello di fornire risposte utili e pertinenti alle domande degli utenti. In altre parole, sono un assistente virtuale di conversazione.”
E visto che di conversazione si tratta, ecco com’è andata. Attenzione: Chat GPT è molto loquace, prolisso, quindi ho accorciato le risposte, senza alterarne il contenuto o il senso dettato dalla IA.
Il pubblico di Rai 1 secondo te cosa vorrebbe vedere al sabato sera per contrastare Maria De Filippi?
Rai 1 potrebbe considerare di trasmettere programmi televisivi che si concentrano sulla cultura, sull’arte e sulla storia italiana, come ad esempio documentari, talk show culturali, spettacoli teatrali o musicali di alto livello. Potrebbe anche essere una buona idea proporre una serie televisiva di qualità o un cooking show.
Inoltre, il pubblico di Rai 1 potrebbe apprezzare programmi televisivi che promuovono lo stile di vita sano e attivo, il turismo italiano e la scoperta di luoghi di interesse culturale e naturalistico.
Quindi vedresti bene uno show di cucina al sabato sera su Rai 1?
Soprattutto se condotto da una personalità di spicco del mondo culinario come Carlo Cracco o Antonino Cannavacciuolo. Un programma del genere potrebbe essere in linea con la missione di Rai 1 di promuovere la cultura e la gastronomia italiana, oltre a offrire intrattenimento di qualità al pubblico.
Tuttavia, sarebbe importante che il programma fosse originale e innovativo, e che offrisse qualcosa di diverso rispetto ai tanti talent show di cucina già presenti in TV. Potrebbe essere una buona idea, ad esempio, includere una componente di storytelling o di approfondimento culturale, per raccontare la storia e le tradizioni delle ricette presentate dai concorrenti. Inoltre, sarebbe importante che il programma fosse condotto in maniera professionale e coinvolgente, con una giuria di esperti di alto livello che possano offrire un giudizio competente e motivato sulle performance dei concorrenti.
Ci sono conduttori che meriterebbero la prima serata su Rai 1?
Alt. Mea culpa, non ho posto bene la domanda. Dovevo specificare conduttori che non hanno mai fatto una prima serata. Infatti Chat GPT cita Fazio, Conti, Cattelan, ma a sorpresa tira fuori dal cilindro Lorella Cuccarini e insiste su Carlo Cracco. Andiamo oltre.
Secondo te perché si vedono pochi reality show sulla Rai?
La Rai è orientata verso la promozione della cultura, dell’informazione, dell’educazione e dell’intrattenimento di qualità, piuttosto che verso la produzione di reality show o di altri programmi di intrattenimento di basso livello.
Inoltre, i reality show sono spesso associati a un’immagine di superficialità e volgarità, e possono essere criticati per la loro scarsa qualità artistica e culturale. Questo può rendere difficile per la Rai, che ha l’obiettivo di mantenere una reputazione di alta qualità, giustificare la scelta di produrre e trasmettere questo tipo di programmi.
Infine, i reality show possono essere costosi da produrre e possono comportare rischi legali e reputazionali per la Rai, specialmente se non rispettano le norme etiche e i valori di integrità e trasparenza che la Rai si è impegnata a promuovere.
A proposito di reality show, Grande Fratello Vip per quanto tempo sarà ancora in onda?
Chat GPT ci mette tempo, il server si inceppa, va in errore, ma restituisce comunque una risposta in rosso mozzicata. Dopo un pippozzo sul successo del GF va al punto:
I reality show possono essere soggetti a un’usura del format nel tempo, e la produzione potrebbe essere costretta a introdurre nuove varianti o sorprese per mantenere alta l’attenzione degli spettatori.
Ora arriva la parte più esotica delle sue risposte da “dirigente televisivo”. Tenetevi forte.
Cosa manderesti in onda su Canale 5 al posto di Striscia la notizia alle ore 20:45?
Striscia la notizia è uno dei programmi di punta di Canale 5, che gode di un’ampia audience e di un grande seguito di pubblico. Tuttavia, se dovessi pensare a un programma alternativo da mandare in onda alle ore 20:45, potrei suggerire un programma di intrattenimento leggero ma di grande impatto, come ad esempio un talent show musicale o un game show.
Un esempio di talent show musicale che potrebbe funzionare bene alle ore 20:45 su Canale 5 potrebbe essere “The Voice of Italy”, un programma già sperimentato con successo sulla stessa rete televisiva. Il programma, che mette in competizione i migliori cantanti in Italia, potrebbe garantire un’ampia audience e un grande interesse da parte del pubblico, grazie alla sua formula di intrattenimento coinvolgente e di grande spettacolo.
Un altro possibile programma che potrebbe funzionare bene alle ore 20:45 su Canale 5 potrebbe essere un game show di grande successo, come ad esempio “Avanti un altro!”, condotto da Paolo Bonolis.
The Voice of Italy però dovrebbe durare solo 45 minuti in quella fascia oraria, sarebbe un po’ difficile da adattare.
Hai ragione, in effetti The Voice of Italy, nella sua versione standard, potrebbe essere un po’ lungo per una fascia oraria di 45 minuti. In questo caso, potrebbe essere necessario adattare il format del programma, magari riducendo il numero di fasi della gara o delle esibizioni dei concorrenti, in modo da adattarsi alla durata della fascia oraria.
Un’altra possibile soluzione potrebbe essere quella di realizzare una versione ridotta del programma, che si concentrerebbe solo sulle performance dei cantanti e sulle fasi più importanti della competizione. In questo modo, si potrebbe mantenere la stessa qualità e spettacolarità del programma, ma in un formato più adatto alla fascia oraria delle 20:45.
E invece al posto di Barbara d’Urso e di Pomeriggio cinque, cosa manderesti in onda su Canale 5?
In alternativa a Pomeriggio Cinque e alla conduzione di Barbara d’Urso, potrebbe essere interessante optare per un programma di talk show pomeridiano con un approccio più leggero e meno incentrato sui temi del gossip.
Ad esempio, potrebbe essere realizzato un programma di intrattenimento in cui un presentatore esperto di moda, stile e lifestyle interagisce con ospiti e telespettatori per discutere di temi attuali, di tendenze e di stile di vita.
Un esempio di programma che potrebbe funzionare bene su Canale 5 in questo caso potrebbe essere “Detto Fatto”, già sperimentato con successo su Rai 2. Il programma, condotto da Bianca Guaccero, si concentra sull’insegnamento di abilità manuali e artigianali, oltre che su argomenti di lifestyle e di moda, e potrebbe garantire un pubblico interessato e coinvolto, grazie alla sua formula di intrattenimento istruttiva e leggera.
Federica Panicucci, Francesco Vecchi o Silvia Toffanin li vedresti bene a condurre Pomeriggio Cinque al posto di Barbara d’Urso?
Sì, tutti e tre i nomi che hai citato sarebbero validi candidati per la conduzione di Pomeriggio Cinque al posto di Barbara d’Urso.
Federica Panicucci ha dimostrato di avere una grande esperienza nella conduzione di programmi di intrattenimento, in particolare nella fascia pomeridiana, grazie alla sua lunga esperienza alla conduzione di programmi come “Mattino Cinque” e “Pomeriggio Cinque” stessa, e potrebbe essere una scelta solida e affidabile.
Francesco Vecchi, anch’egli con un’esperienza pluriennale nella conduzione di programmi di informazione e di intrattenimento, potrebbe portare un approccio fresco e innovativo alla conduzione di Pomeriggio Cinque, grazie alla sua personalità dinamica e alla sua esperienza giornalistica.
Silvia Toffanin, già conduttrice di “Verissimo”, potrebbe portare il suo stile sobrio ed elegante alla conduzione di Pomeriggio Cinque, conferendo al programma un tono più riflessivo e meno incentrato sul gossip.
E invece un giorno chi vedresti bene a Domenica In al posto di Mara Venier?
Mara Venier è una figura molto amata e rispettata dal pubblico di Rai 1 e la sua personalità unica e la sua esperienza professionale la rendono una presenza insostituibile in Domenica In.
Tra i nomi che potrebbero essere presi in considerazione, ci sono ad esempio Antonella Clerici, che ha dimostrato la sua capacità di intrattenere il pubblico con programmi di successo come “La Prova del Cuoco” e “È sempre mezzogiorno”, o Lorella Cuccarini, che ha una lunga esperienza nella conduzione di programmi di intrattenimento e spettacolo.
Anche Alessandro Cattelan, noto conduttore e presentatore di successo in grado di gestire con disinvoltura situazioni impreviste e di coinvolgere il pubblico, potrebbe essere un buon candidato per la conduzione di Domenica In.
Ci sono dei format Tv in onda all’estero che non sono mai arrivati in Italia e che invece il pubblico italiano potrebbe apprezzare?
Chat GPT cita, sbagliando, The Great British Bake Off, The Masked Singer e Drag Race (che invece sono in onda dal 2021 o prima, e il 2021 è un po’ l’anno limite in cui il database di nozioni è stato aggiornato – anche se, va detto, ho fatto anche una domanda su Amadeus e Sanremo e Chat GPT cita il 2022 come edizione di successo).
Oltre ai tre programmi già detti, vengono riportati altri due format.
“Survivor” – Questo reality show statunitense, in cui i concorrenti devono sopravvivere in un’isola deserta e superare diverse prove per ottenere il premio finale, è stato adattato in molti paesi del mondo. In Italia, è stato trasmesso solo in versione ridotta o come “L’Isola dei Famosi”, ma una versione completa potrebbe riscuotere un grande successo.
“Nailed It!” – Questo show culinario statunitense si concentra sui fallimenti in cucina, con concorrenti che cercano di replicare dolci e altre creazioni culinarie senza molto successo. Potrebbe essere un format divertente e leggero da adattare anche in Italia, dove l’amore per il cibo è una caratteristica molto forte della cultura.
Aggiungo una nota io: Nailed It! si vede su Netflix.
Inventa un programma per Rai 1 in onda tra le 7 e le 9 del mattino.
“Il mio paese”. Il programma si concentrerebbe su storie e curiosità legate al territorio italiano, dando la possibilità ai telespettatori di conoscere meglio le bellezze e le tradizioni del proprio paese e delle regioni italiane.
Ci sarebbero interviste con persone comuni che raccontano la storia del loro paese, la sua cultura e le tradizioni locali, e anche rubriche che affrontano argomenti specifici come l’enogastronomia, l’artigianato, il turismo e la natura.
Inoltre, durante ogni puntata si potrebbe scegliere un paese o una regione italiana e organizzare una gara tra i telespettatori per trovare la migliore squadra che rappresenterà quella località.
Il programma sarebbe caratterizzato da un tono leggero e divertente, e mirerebbe a promuovere il patrimonio culturale e turistico del nostro paese.
Clicco “Regenerate response” in modo che Chat GPT dia una seconda risposta alla stessa domanda.
“Risveglio in Musica”. Il programma avrebbe come obiettivo quello di dare il buongiorno ai telespettatori con la musica, in particolare con la musica italiana. Ogni puntata avrebbe un tema diverso, che potrebbe essere legato a un artista o a un periodo storico della musica italiana.
Ci sarebbero anche interviste con artisti, musicisti e compositori italiani per approfondire i temi trattati e per conoscere meglio il mondo della musica italiana. Il programma sarebbe un’occasione per far conoscere ai telespettatori la ricchezza del patrimonio musicale italiano e per trasmettere la passione per la musica italiana.
Abbastanza divertente questo brainstorming. Clicco ancora “Regenerate response” per capire dove va a parare.
“In forma con la natura”. Il programma si concentrerebbe sulla promozione dello stile di vita sano ed equilibrato, attraverso la divulgazione di consigli su alimentazione, attività fisica, benessere mentale e fisico.
Ogni puntata si concentrerebbe su un tema specifico, come l’importanza di bere acqua, il consumo di frutta e verdura, lo stretching mattutino, l’importanza del sonno, ecc. Il programma prevederebbe la presenza di esperti del settore che fornirebbero informazioni utili e consigli pratici per aiutare i telespettatori a mantenere uno stile di vita sano. Inoltre, ci sarebbero esercizi di fitness e meditazione guidati da esperti.
Il programma sarebbe caratterizzato da un tono rilassante e positivo, adatto per iniziare la giornata nel migliore dei modi e aiutare i telespettatori a prendersi cura di sé stessi in modo naturale.
Terminiamo qui l’esperimento di Chat GPT alle prese con la Tv italiana.
Cosa dire? A parte alcune fissazioni, tipo Cuccarini e Cracco, l’IA non tradisce le aspettative e in questa conversazione da “consigliere/collaboratore” fornisce soluzioni in linea con quelle che potrebbero essere idee pescate dalla zona commenti di qualche blog televisivo.
In alcune istanze sbaglia più di un umano, probabilmente perché non aggiornato costantemente. Chat GPT non è ancora in grado, cioè, di prelevare informazioni in tempo reale dal mondo per poter generare risposte più attuali.
Le ultime domande e risposte evidenziano però un problema etico. Chiedendo di inventarsi dei programmi ho trasformato Chat GPT in una sorta di generatore di format, andando di fatto a sostituire l’elaborazione creativa di una persona fisica. Lasciando stare il fatto che i format proposti possano apparire basilari e che l’IA in questo momento non genera un documento di 30 pagine che approfondisca ogni singolo aspetto della proposta, il problema è che un giorno, con il miglioramento della tecnologia, potrà essere in grado di essere più precisa, ficcante, convincente e molto dettagliata.
È un pericolo prefigurato dagli esperti e che mi sento di condividere. Tanto più che alcune aziende all’estero hanno già iniziato a sfruttare l’IA come assistenti per gli umani in campo creativo. L’ultimo esempio è quello del gigante dei videogiochi Ubisoft, che sta sviluppando un’intelligenza artificiale in grado di scrivere dialoghi per i suoi personaggi, andando ad aiutare – e i maligni dicono, soppiantare – gli scriptwriter professionisti (qui maggiori dettagli).
E se un giorno dirigenti televisivi si affidassero ad una IA invece che a dei collaboratori in carne ed ossa? O se ancora una grande società di produzione sviluppasse una IA talmente precisa nell’elaborazione dei format da sostituire il processo creativo umano? Oggi la mia conversazione con Chat GPT in campo televisivo può essere stata un affascinante divertissement, ma le evoluzioni future di strumenti simili pongono serie riflessioni in tanti campi.