Call Jane: il racconto dell’aborto e la riflessione sui diritti civili

Nella prima serata di martedì 28 marzo, a partire dalle ore 21:15, debutta su Sky Cinema Due (ed è fruibile anche sulla piattaforma di NOW) il film drammatico Call Jane, che nel 2022 ha segnato l’esordio dietro alla macchina da presa della sceneggiatrice Phyllis Nagy. La pellicola si ispira ad una storia vera.

Nella Chicago del 1968 la tranquillità familiare di Joy (Elizabeth Banks), una casalinga sposata con l’avvocato Will (Chris Messina) e madre di Charlotte (Grace Edwards), una ragazza adolescente, viene stravolta quando la donna scopre di essere incinta.

Per Joy, che soffre di una pericolosa patologia cardiaca, la gravidanza potrebbe infatti condurla alla morte. Intenzionata a porre fine a quella gestazione la donna è così costretta a fare i conti con un istituto medico (formato da soli uomini) che le si oppone.

In cerca di una soluzione Joy si imbatte allora in un gruppo di donne che clandestinamente praticano aborti e che sognano di riuscire a far legalizzare tale pratica. Tra le componenti di questa rete, denominata “Call Jane”, figurano anche le attiviste Virginia (Sigourney Weaver) e Gwen (Wunmi Mosaku)…

Un film che, seppure con tocco leggero, racconta l’aborto secondo la prospettiva femminile e offre un’interessante spunto di riflessione sui diritti civili.

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